Uno dei miti da sfatare è sicuramente quello correlato alla caduta dei capelli che sono stati ricollocati grazie ad un trapianto di capelli; molti pazienti, infatti, si ritrovano di fronte a questo quesito e, a volte, proprio per questo timore rinunciano a trasformare il proprio aspetto ed a riportarlo a come era una volta.

Ad ogni modo, possiamo dire che il dubbio è lecito, ma in realtà i capelli ricollocati con un trapianto non possono assolutamente cadere, fatta eccezione nel caso in cui il chirurgo abbia lavorato male nella zona del capo dove è sorta la calvizie.

I capelli trapiantati, ovvero le unità follicolari, vengono presi da una zona del capo – laterale o posteriore – e sistemati nella zona calva dello stesso; quest’area che in realtà si può contraddistinguere come quella “non fertile” non andrà a causare una nuova caduta di capelli, dato che i capelli non hanno le caratteristiche simili a quelli caduti e dunque non sono influenzati in modo negativo dall’ormone DHT.

Quest’ultimo, difatti, si contraddistingue come causa che innesca il meccanismo di sfoltimento della chioma, fino ad arrivare alla comparsa della vera e propria calvizie.

Conseguentemente, possiamo affermare che la caduta dei capelli non è dovuta alla zona del capo in cui risiedono i capelli “più deboli”, bensì si tratta alla fine di un fattore di genetica e della risposta di questi verso il cosiddetto ormone DHT. Come accennato in precedenza, i capelli trapiantati non possono cadere se il medico ha operato in modo corretto, mentre che problemi si possono evidenziare nei giorni successivi all’intervento chirurgico se il chirurgo non ha agito in modo corretto. In questo caso, quindi, non si tratta di un problema a livello di unità follicolare (i capelli donati), bensì è di un errore umano commesso nella chirurgia.